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B Maschile

UniTrento Volley e C9 Arco steccano in casa contro due big

Non è stata una giornata fortunata, la quarta, per le squadre trentine di Serie B maschile, che non ha lasciato alcun punto né al C9 Arco Riva né all’UniTrento Volley.

I gardesani hanno dovuto vedersela con quella che probabilmente è la squadra più forte del raggruppamento B, ovvero il Silvolley Trebaseleghe, che in estate si è rafforzato ingaggiando tre pedine pesanti per la categoria quale il regista Ignacio Martinez, figlio di Mario allenatore dell’Argentario, l’opposto Luca Tosatto e lo schiacciatore Giovanni Candeago, ex Bolghera. La Troticoltura Armanini, schierata con Bresciani in posto 4 e Valkovets opposto, se l’è giocata alla pari fino al 17-17 del primo set, lesta ad annullare lo svantaggio iniziale di 5-9 grazie ad una serie di errori padovani, ma quando è andato al servizio lo schiacciatore Fiscon la luce si è spenta: ace su Bresciani, contrattacco di Candeago, muro di Guidotti su Valkovets, errore e sul 17-22 si sono chiusi i giochi. Nella seconda frazione ogni incertezza si è dissipata già sul 5-10, quando la battuta di Tosatto ha portato un ace e tre rigiocate letali, un set nel quale il C9 non è riuscito a conquistare nemmeno un break point e nel quale in attacco ha messo a terra 7 palloni contro i 17 di Trebaseleghe. Qualcosa in più ha fatto vedere nel terzo, nel quale Galas ha preso il posto di Valkovets (ma solo fino al 7-11) e Petrosino quello di Frizzera. Nella parte centrale della frazione sono stati gli attacchi dell’incontenibile Candeago a fare la differenza, ma anche gli errori su azione dei padroni di casa, che a fine set saranno 5 contro 2 dei padovani. Peccato perché dall’8-13 il C9 era riuscito a riportarsi fino al 20-22, quando Tosatto ha messo a terra tre palloni pesantissimi per lo 0-3 (20-25, 15-25, 22-25) finale.

Il tabellino completo

Per quanto invece concerne l’UniTrento Volley, il match che lo ha visto uscire sconfitto contro l’attrezzato Monselice, primo ko stagionale, è stato più equilibrato di quello visto ad Arco.
Gli ospiti si sono imposti per 1-3 (25-16, 19-25, 22-25, 21-25), legittimando le proprie importanti ambizioni di classifica al termine di una partita che gli universitari avevano approcciato benissimo prima di subire la rimonta avversaria.

Con una partenza lanciata in tutti i fondamentali (solo nel primo set 5 muri, 3 ace, il 63% in attacco ed il 67% in ricezione) i trentini avevano infatti sorpreso i padovani, portandoli al cambio di campo immediato dopo appena 23 minuti. Successivamente la squadra di Cicorella è stata brava a non perdere la calma e progressivamente a diventare sempre più padrona del campo, grazie ad una oculata gestione dell’intero fronte d’attacco e ad un servizio che ha saputo mettere a ferro e fuoco la seconda linea dei padroni di casa. Il successo in quattro set in rimonta si spiega anche col contenuto numero di errori diretti della Tmb, appena cinque in attacco e diciotto in battuta, contro i trentuno totali della squadra di Conci, che ha avuto in Fedrici e Giani i due migliori marcatori (16 punti a testa).
«Siamo passati dall’essere bellissimi, in un primo set spettacolare, a diventare troppo brutti e disordinati, nei parziali successivi. – è l’analisi di Francesco Conci - E questa è la nostra attuale fotografia, perché ci manca continuità e concediamo troppo ai nostri avversari. Dopo l’ottimo avvio abbiamo infatti gestito male la fase centrale del match, con qualche errore di troppo consecutivo in battuta che ci ha fatto perdere il ritmo. Il rammarico sta tutto nel terzo set, che conducevamo anche 16-12 prima di farci superare. È un peccato perché con una condotta più attenta avremmo potuto anche conquistare almeno un punto che ci sarebbe servito dal punto di vista psicologico».

Il tabellino completo

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