L'Itas di Ristori, Bassi e Molinaro mette paura a San Giovanni
Non è riuscita a strappare alcun punto sul campo della regina di A2 San Giovanni in Marignano, l’Itas Trentino, un risultato ampiamente prevedibile alla vigilia alla luce sia della recente finale di Coppa Italia, sia alla luce delle grosse difficoltà che sta incontrando da mesi la squadra gialloblù, ma della sconfitta per 3-1 (25-17, 28-30, 26-24, 25-22) incassata in Romagna non tutto è da buttare. Se nel primo set la squadra “titolare” è stata spappolata dalle riminesi, da metà del secondo in poi le seconde linee Ristori Tomberli e Bassi e si sono fatte valere molto più di loro, rimontando in maniera eroica e portandosi sull’1-1, poi lottando all’arma bianca fino alla fine negli ultimi due parziali.
Se la partita non è arrivata al tie break è solo per un motivo, ovvero l’enorme numero di errori commessi dalla squadra ospite, che a fine match ne ha totalizzati 41 contro i 27 dell’Omag.
Un vero peccato, perché le gialloblù erano riuscite a limitare l’efficienza del trio di palla alta avversario composto da Ortolani, Piovesan e Nardo molto meglio che nella finale di Coppa Italia, murando e difendendo grazie al sacrificio di tutte, ma nelle battute finali degli ultimi due set sono stati i palloni spediti fuori dal campo a fare la differenza a favore della capolista. Succede quando tutte giocano vicinissime al proprio limite, ma il fatto che il terzetto di palla alta composto da Bassi, Ristori e Zojzi abbia fatto meglio di quello composto da Weske, Kosareva e Giuliani schierato a Bologna qualche domanda sulle scelte fatte in estate dovrà pur farla scattare.
Nella metà campo gialloblù le indicazioni migliori sono quindi giunte da Virginia Ristori Tomberli, protagonista di un match di qualità condito da 13 punti con il 44% in attacco e da Maria Teresa Bassi (13 punti con il 41% a rete), entrata al posto di Weske, ma merita una menzione anche Molinaro, top scorer in casa Itas Trentino con 16 punti, di cui 4 a muro e 3 al servizio. Tra le fila dell’Omag in luce soprattutto la centrale Consoli (14 punti con il 75% in attacco), l’opposta Ortolani (19 punti) e il libero Valoppi.
La cronaca
Michele Parusso, nuovamente orfano dell’infortunata Giuliani, schiera inizialmente Prandi al palleggio, Weske opposto, Zojzi e Kosareva laterali, Molinaro e Marconato al centro e Fiori libero. Massimo Bellano, tecnico dell’Omag-Mt San Giovanni in Marignano, risponde con Nicolini in regia, Ortolani opposto, Piovesan e Nardo in posto 4, Consoli e Parini al centro e Valoppi libero.
L’ottima partenza delle padrone di casa sorprende Trento e tre attacchi di ortolani scavano immediatamente il solco tra le due squadre (6-1). L’Itas prova a replicare con Weske (8-6), ma il muro di Nardo e un altro spunto di Ortolani permettono nuovamente a San Giovanni in Marignano di prendere il largo (14-7) con la ricezione ospite non sempre precisissima. Sul 18-9 Parusso si gioca le carte Batte e Bassi, con quest’ultima protagonista dell’ultimo sussulto trentino, un diagonale e un ace (23-14) che anticipano il venticinquesimo punto dell’Omag-Mt, firmato al centro della rete da Parini (25-17).
Parusso conferma Ristori Tomberli in diagonale a Kosareva, ma dopo un avvio equilibrato è l’Omag-Mt a trovare il primo allungo, sfruttando tre errori di fila (2 di Kosareva e uno di Marconato) nella metà campo trentina (14-9). L’ingresso di Bassi per Weske rianima l’Itas Trentino, che sfrutta di errori di Piovesan per riavvicinarsi (14-12) tornando però nuovamente a -5 quando la stessa Piovesan sorprende con il servizio Fiori (17-12). Dopo il time out di Parusso muta l’inerzia del parziale: l’Itas cresce a muro e nel fondamentale si esalta con Prandi, Molinaro e Marconato, giungendo sul -2 (21-19). Una scatenata Bassi completa la rimonta (21-21), il finale è emozionante con Trento che sprinta sul 28-30 grazie al pregevole lungolinea di Zojzi e al diagonale out di Ortolani.
Grande equilibrio anche nella prima parte del terzo set, con San Giovanni che eccelle in difesa e Trento che aumenta l’intensità del proprio servizio, allungando proprio grazie all’ottima rotazione dalla linea dei nove metri di Molinaro (11-14). Parini e Nardo riportano immediatamente in carreggiata le riminesi (18-17), Parusso corre ai ripari reinserendo Kosareva, ma è Ristori Tomberli a strappare gli applausi con due mani-out per il 20-19. Altra volata vietata ai deboli di cuore, la rientrata Kosareva diventa un incubo per la seconda linea di casa (23-24), ma l’Omag-Mt è abile ad annullare il set point e a trovare l’uno-due decisivo con gli attacchi di Nardo e Piovesan (26-24).
L’Itas accusa il colpo, ma dopo un avvio difficile (5-2) ritrova brillantezza, con Parusso che dà spazio a Pizzolato al centro della rete. Ci pensa Ristori Tomberli a ritrovare la parità, con Zojzi che va a segno in attacco per il sorpasso trentino (8-9). La gara rimane in equilibrio fino al 14-15, quando l’Itas incassa il contrattacco di Nardo e non trova il campo con Ristori (17-15), mentre Ortolani è micidiale nel firmare il +3 (18-15). Trento non molla la presa, risponde prima con i pallonetti di Bassi (18-17), poi con il muro di Molinaro (21-19), ma nel finale l’Omag-Mt non sbaglia più nulla, prendendosi l’intera posta in palio con l’attacco di Nardo (25-22).
La situazione
Il successo di Busto Arsizio sul campo di Messina al tie break ha cambiato poco le gerarchie e non ha fatto altro che spianare ancora di più la strada a San Giovanni nella sua corsa verso la promozione in A1. Ora al secondo posto c’è Macerata, con Messina e Busto alle calcagna. L’Itas Trentino è quinta senza alcuna possibilità di migliorare questa posizione. A rendere ingestibile la situazione per le due squadre provenienti dal girone B, ovvero Futura e Itas, c’è anche il fatto che delle ultime quattro della graduatoria, quelle che di fatto giocano solo per divertirsi, loro ne affrontano una sola (Costa Volpino), mentre il trio composto da San Giovanni, Macerata e Messina ne affronta ben tre, Cremona, Altafratte e Melendugno, la qual cosa ha già aumentato e aumenterà sempre di più il loro vantaggio su Trento e Busto Arsizio, che non si sfideranno nemmeno più fra di loro.